Quando si parla di vecchi mezzi di trasporto, come la vecchia 600 oppure altri modelli similari, occorre capire in quale classe di veicoli rientri la suddetta auto e come procedere per poterla assicurare.
La differenza tra auto storica e quella d’epoca
Spesso questi due termini vengono utilizzati come sinonimi e pertanto si
crea una sorta di confusione completa che impedisce di avere una panoramica
generale sulla tipologia di veicolo in questione.
L’auto d’epoca è quella che possiede almeno vent’anni di vita ma che non è
registrata al PRA, ovvero nel Pubblico Registro delle Automobili.
Questo significa che le auto d’epoca non possono circolare liberamente su
strada proprio per il semplice fatto che, le suddette, non rientrano nel
registro, quindi non vengono reputate come idonee ad affrontare un viaggio, sia
lungo che breve.
Tale situazione, ovviamente, non impedisce una persona nello svolgere una
semplice procedura, ovvero circolare con la propria auto durante i raduni
ufficiali: il veicolo può essere utilizzato per raggiungere l’evento e
adoperato secondo le diverse manifestazioni alle quali questo deve partecipare.
Le auto d’epoca, invece, sono veicoli leggermente differenti.
In questo caso si parla ugualmente di mezzi di trasporto che hanno almeno vent’anni di vita ma, al contempo, devono essere soggetti alla registrazione presso il PRA, dettaglio che permette di contraddistinguere le due tipologie di veicolo, dettaglio molto importante da tenere bene a mente.
Questi veicoli possono, di conseguenza, circolare senza che si possano palesare potenziali difficoltà e situazioni che tendono a essere abbastanza spiacevoli da dover fronteggiare.
La registrazione delle auto d’epoca al PRA
Ovviamente, affinché sia possibile far riconoscere il proprio veicolo come
auto d’epoca, è di fondamentale importanza effettuare la già citata
registrazione presso il PRA, affinché si possa avere la certezza del fatto che
il veicolo possa rientrare in tale categoria.
In questo caso occorre parlare del fatto che la procedura necessita di una
messa a punto del veicolo completa.
Le auto d’epoca, infatti, devono essere necessariamente perfette sia per quanto
concerne il fattore estetico che quello funzionale, quindi un veicolo dal
motore perfetto con una carrozzeria rovinata, oppure un’automobile che si
presenta come ottimale esteticamente ma ha delle prestazioni che non sono
reputate congrue, possono essere rifiutate dal PRA.
Il veicolo, per essere registrato, deve essere fotografato in tutte le due
parti e allo stesso tempo è molto importante considerare un dettaglio molto
importante, ovvero deve essere esaminato.
Se questo viene ritenuto idoneo è possibile avere l’occasione di sottoscrivere
il veicolo nel registro, pagando annualmente la quota di 41 euro circa, che
consente appunto di raggiungere tale obiettivo in tempistiche molto ridotte.
L’assicurazione delle auto storiche
Ora occorre parlare dei vantaggi che scaturiscono stipulando un contratto di assicurazione auto storiche, le quali godono appunto di svariati vantaggi al contrario della polizza che si utilizza per condurre il veicolo che viene utilizzato tutti i giorni e che, appunto, non rientra in tale categoria.
In primo luogo occorre parlare del fatto che lo stesso mezzo di trasporto viene inserito in una classe di merito fissa, quindi ogni anno è possibile notare come il veicolo non subisca degli aumenti e riduzioni di classe, dettaglio fondamentale che deve essere tenuto a mente.
A questo particolare si aggiunge anche un ulteriore tipo di caratteristica, ovvero quello che riguarda appunto i sinistri.
Se si ha un incidente non si subisce l’aumento della polizza, cosa che invece accade quando questo genere di situazione tende a palesarsi con il classico mezzo di trasporto.
Pertanto si ottengono diversi vantaggi con un veicolo storico, il quale ovviamente deve essere tenuto in una condizione ottimale per poter ottenere tutti questi vantaggi.
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