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Un po’ di storia, vari stili e alcuni consigli per utilizzare le spille

Un po’ di storia, vari stili e alcuni consigli per utilizzare le spille

Quella che anticamente era chiamata fibula, fu un ornamento utilizzato per unire i drappi romani, fu utilizzato anche come chiusura per le stoffe degli antichi greci, dei popoli germanici e dei Celti, quelle che poi furono chiamate fibbie, oggi sono le spille.

Una spilla è costituita da quattro principali elementi, vediamo quali sono:

  • il corpo: è quella parte che solitamente viene decorata e che appare subito visibile a chi osserva, quindi in grado di catturare subito l’attenzione;
  • il perno, la molla e la cerniera: questi elementi vanno a costituire il meccanismo della chiusura di questo accessorio.

Indipendente da che quest’oggetto sia utilizzato come ornamento o in un senso più pratico, le sue parti sono tutte funzionali per la sua applicazione.

Dalle fibulae antiche alle spille medievali si è avuta l’introduzione di forme sempre più complesse, che hanno visto l’utilizzo di fiori, anelli, figure di animali e di persone, declinate nelle forme più svariate, come piatte, quadrate e lobate.

Negli anni sono state utilizzate anche come strumento identificativo per l’appartenenza a una classe sociale e, infatti, anche in tempi moderni, sono utilizzate per “appartenere” a un gruppo di persone che condividono una stessa passione.

Si pensi alla passione per la musica, a un gruppo politico, alla testimonianza di un movimento, in questi e in altri casi, le spille sono utilizzate per “appartenere”, comunicare e condividere insieme un pensiero o una passione.

Nel corso delle varie epoche storiche le spille sono state rappresentative del loro tempo, soprattutto dal punto di vista stilistico. Si pensi alle elaborate spille dell’età Vittoriana, in stile tipicamente Liberty, Art Decò, caratterizzate dalla presenza di elementi geometrici, figure umane, di animali, floreali o frutta.

Alcuni consigli su come indossare una spilla

La spilla dal gusto retrò ricorda l’abbigliamento della nonna, che la indossava per appuntare un foulard o per decorare un abito, per questo motivo sono rimaste nell’ombra per molto tempo. Ma sono tornate in voga negli ultimi decenni come elemento creativo per rendere originale un capo di abbigliamento.

Usata in inverno per unire i lembi di una sciarpa, o per decorarla, applicata in estate sugli abitini di cotone, o sul cappello. Un tocco unico per decorare il bavero della giacca. Dunque le spille continuano ad avere una lunga vita.

Scegliere una spilla sembra facile ma non lo è… ecco di seguito alcuni interessanti suggerimenti e consigli che possono esserti utili. Per un lungo periodo sono state considerate come accessorio vintage e quindi non sono state prese in considerazione per utilizzarle come abbinamento inedito.

Le spille personalizzate da sempre hanno rappresentato la creatività, sia dal punto di vista estetico, sia da quello della versatilità di essere abbinate. Per questo devono essere scelte con accuratezza, per poter catalizzare l’attenzione.

Dato che lo scopo è attirare, meglio farlo nel modo giusto… evita di utilizzare una spilla se applicata su una parte del corpo che preferisci non esaltare. Per esempio, se non hai il collo molto sottile meglio evitare di appuntarle vicino al collo, piuttosto scegli di decorare un cappello o una giacca.

Una spilla grande può essere molto affascinante ma attenzione a non contestualizzarla se sembra essere troppo sproporzionata, adotta una spilla in base alla tua statura e alla forma del tuo corpo. Un capo di abbigliamento troppo semplice può essere arricchito con l’utilizzo di una spilla gioiello.

Attenzione non utilizzare una spilla che metta in evidenza una stoffa scadente. Per il giorno, scegli colori più sfavillanti e vivaci, a differenza di una spilla per la sera.

La spilla è un biglietto da visita, quindi può contenere un messaggio, che indichi i propri contatti, il proprio brand, una passione, un’appartenenza.